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Arte

Velazquez e l’evoluzione della sua arte

Autore: Piero
Redatto il: 16 Aprile, 2020

Diego Rodriguez de Silva y Velazquez è stato uno dei maggiori pittori spagnoli della prima metà del secolo XVII nonché grande ritrattista ed esponente di rilievo della ‘corrente barocca’ alla corte di Re Filippo IV di Asburgo; i suoi ritratti e le sue opere paesaggistiche lasciavano trasparire quella tendenza ad una modernizzazione dello stile barocco, scoperta soltanto un paio di secoli dopo e che lo accostava inoltre alla scuola britannica.

Pittore dalla forte personalità e molto sicuro di se stesso, Velazquez riuscì a mantenere pura la sua tecnica nonostante le molte esperienze fatte durante i suoi 60 anni di vita; le tante amicizie con i principali suoi colleghi dell’epoca, ed i buoni rapporti che aveva in particolar modo con gran parte degli artisti italiani, non influirono dunque sul suo personalissimo stile, tanto che fu poi riconosciuto come vero ‘padre della scuola artistica spagnola’.

Chi fu Diego Velazquez

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Nato a Siviglia nel Giugno del 1599 dall’amore tra il padre Juan Rodriguez de Silva (avvocato) e Jerònima Velazquez (una donna della bassa nobiltà spagnola), il piccolo Diego ebbe un’educazione molto religiosa, incentrata particolarmente su materie linguistiche e filosofiche volte ad assicurargli una professione di carattere intellettuale; tuttavia il suo talento artistico non tardò ad essere scoperto, e fu il pittotre spagnolo Francisco Herrera il Vecchio (ritenuto da molti il vero fondatore della ‘Scuola di Siviglia) il primo ad accorgersi di lui, invitandolo personalmente presso la propria ‘bottega d’arte.’

A soli dodici anni, Velazquez abbandonò la scuola di Herrera e si lanciò a fare un periodo di apprendistato con Francesco Pacheco, altro maestro sivigliano considerato però abbastanza mediocre rispetto ad altri colleghi; da lui Velazquez studiò ed apprese concetti molto importanti come ‘prospettiva e proporzioni’, giusto per arricchire il suo bagaglio culturale e di esperienze.

Inizi di Velazquez nell’arte

Diciannovenne, il pittore sivigliano si sposa con Juana Pacheco, figlia di Francisco, suo maestro in gioventù; è da questo momento in poi che Diego Velazquez inizia ad eseguire opere degne di nota, specialmente dipinti sacrali come ‘L’Adorazione dei Re Magi (1620) ‘Gesù e i Pellegrini di Emmaus’, ed in quest’ultima in particolar modo iniziano ad apparire segni di un attento realismo sapientemente mescolati con quella che era la purezza del suo stile.

Su espressa richiesta del suo ex maestro Francisco Pacheco, Velazquez dipinse il ritratto del celebre poeta ‘Luìs de Gongora y Argote’, durante la lavorazione del quale viaggiò verso Madrid, dove era atteso dal Duca Conte de Olivares (ministro del Re Filippo IV di Spagna) per parlare di alcuni futuri lavori che gli avrebbe commissionato Sua Maestà in persona.

Le varie tappe della pittura di Velazquez

Il 16 Agosto 1623 il ‘Re Pianeta’ in persona (così si faceva chiamare Filippo IV d’Asburgo Re di Spagna) gli commissionò personalmente il suo ritratto, che Velazquez terminò quel giorno stesso e che fu apprezzatissimo con complimenti e consensi sia da parte del Duca Conte che da Sua Maestà stessa.

Gli fu quindi ordinato di trasferirsi a Madrid con tutta la sua famiglia, e rimborsate tutte le spese per l’operazione; Diego Velazquez era ormai il nuovo ‘pittore di corte’, regolarmente assunto con uno stipendio di 20 ducati al mese inclusi vitto, alloggio, assistenza sanitaria, e compensi extra sui quadri che dipingeva.

Dopo circa sei anni alla corte di Re Filippo, Velazquez sentì l’esigenza di viaggiare, conoscere e, fortemente attratto dall’Italia, decise di partire proprio con destinazione ‘il bel paese’, dove poi soggiornò per circa due anni; questo periodo della sua vita rappresentò senza dubbio una tappa fondamentale per lo sviluppo sia della sua personalità che dello stile pittorico che lo caratterizzava, cosa poi molto notata ed apprezzata anche quando fece ritorno a Madrid.

Opere maggiori di questo artista

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Quando si parla di Diego Velazquez e delle sue opere che maggiormente hanno lasciato il segno nel corso dei tempi, non si può assolutamente fare a meno di iniziare con ‘Las Meninas’.
Questo capolavoro ha scatenato nel mondo dei critici e degli stessi artisti un vero terremoto di teorie e supposizioni; la sua capacità infatti di indurre l’osservatore a porsi interrogativi e ad elaborare ipotesi su ciò che osservava è davvero molto particolare ed ha un magnetismo tutto suo.

Questa grande opera fu dipinta solo 4 anni prima della sua morte, e rappresenta una delle opere cardine del barocco europeo, definita dall’italiano Luca Giordano addirittura come ‘teologia della pittura’.
Diego Velazquez morì a Madrid il 6 Agosto 1660, lasciando un grande vuoto nella storia artistica spagnola.

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