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Storia

La storia di Via del Campo, la strada più famosa di Genova nella quale ci si prostituiva

Autore: Piero
Redatto il: 28 Luglio, 2020

Via del Campo era il posto preferito di molti italiani per avere un incontro sessuale con una escort a Genova negli anni sessanta, epoca in cui le famose case chiuse erano i ritrovi preferiti di tutti i singles o gli sposati infelici alla ricerca di un po’ di sesso nella capitale della Liguria.

Anche se il nome di questa strada era già ben conosciuto dai genovesi che vivevano da quelle parti, esso diventò ancora più famoso dopo che il cantante Fabrizio de Andrè le dedicò una canzone nella quale muove una dura critica alla società attuale, specialmente alla classe dei più abbienti, per mano della quale “non nasce nulla”, mentre “dal letame nascono i fiori”, come recitano alcuni versi della canzone.

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La visione che aveva De Andrè delle prostitute di Via del Campo

Per il famoso cantante italiano le prostitute erano una delle cose più pure che esistevano, e trasmettevano una sensazione di pace interiore capace di regalare il paradiso a chiunque.

La strada genovese era affollata di persone che contrabbandavano droga, prostitute, travestiti, ma soprattutto si poteva trovare il miglior prezzo per godersi una notte di sesso. Uno dei tanti che ebbe il piacere di approfittare di questa compagnìa fu proprio lo stesso De Andrè, che oltretutto confessa di aver frequentato una prostituta per circa un anno, si chiamava Anna.

De Andrè racconta che per poter stare in compagnìa di una di queste meravigliose creature non occorre essere maleducato, volgare o violento, “basta semplicemente prenderla per mano”, perché loro, secondo il cantautore, sono semplici vittime del sistema che soddisfano le necessità dei clienti, i quali godono abusando dei loro dolci corpicini.

L’illuso che si innamora di una prostituta

La canzone racconta, ma in effetti è verità, che in molte occasioni i clienti che contrattano abitualmente la stessa prostituta finiscono con l’innamorarsi di lei, la trattano con dolcezza e rispetto, le regalano fiori ed oggetti di valore, e sperano che un bel giorno lascino questa professione per iniziare una nuova vita insieme.

Queste persone, che la canzone etichetta come illusi, rappresentano una realtà abbastanza comune nel mondo delle ragazze di compagnìa che, in molte occasioni, si rifiutano loro stesse di vedersi con determinati clienti per chè temono di affezionarsi ad essi più del previsto.

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La chiusura delle case chiuse in Via del Campo

Dopo che furono abolite tutte le case chiuse d’Italia, incluse quelle di Via del Campo, è rimasto solo il lontano ricordo di quello che fu un tempo, ed il testo del cantautore genovese è risultato beneficioso per questa strada, convertitasi oggi in un luogo di culto e pellegrinaggio per tutti quelli che viaggiano fino a Genova e non vogliono assolutamente andar via senza prima essere passati per questa strada così celebre.

Al giorno d’oggi non è null’altro che una comune strada nella quale ogni tanto qualche nostalgica prostituta ritorna alla ricerca di qualche cliente, ma che di giorno è frequentatissima di persone e turisti di tutti i tipi che, pur avendo conosciuto la sua storia, non potranno mai provare le stesse sensazioni di chi invece l’ha vissuta in prima persona e che sa realmente ciò che è stata Via del Campo a Genova.

Attualmente le prostitute hanno acquisito un significato differente, meno romantico e più meccanico. Gli uomini che pagano per ottenere sesso lo fanno con la coscienza che si tratta di un semplice servizio, però a quei tempi, negli anni sessanta, chi andava a letto con una prostituta aveva realmente la sensazione di averla conquistata, e per molti fu proprio il primo vero amore, impossibile da dimenticare.

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