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Storia

Muro di Berlino, questa è la sua storia

Autore: Piero
Redatto il: 24 Dicembre, 2019

Il muro di Berlino fu costruito nel 1961 dal governo della Germania dell’Est per impedire qualsiasi forma di transito e di scambio commerciale con la Germania dell’ Ovest. Questa lunga barriera di protezione in cemento armato alta 3,60 mt. e lunga circa 156 km, dividendo così in due la città: Berlino Ovest (di pertinenza della parte più filo occidentale tedesca) e Berlino Est (capitale della Germania Orientale).

In un primo momento era permesso a tutti i cittadini tedeschi di circolare liberamente, ma con l’inizio della “Guerra Fredda” vennero poste pesanti limitazioni ad ogni movimento bloccando in questo modo il crescente flusso migratorio che tra il 1949 ed il 1961 vide circa 2 milioni e mezzo di tedeschi passare da Est a Ovest.

Origine del muro di Berlino

Originariamente la linea di confine era costituita da semplice filo spinato, ma già dopo qualche giorno, più precisamente attorno al 15 di Agosto del 1961, furono utilizzati i primi elementi prefabbricati in cemento armato e pietra; l’obiettivo era rinchiudere Berlino Ovest all’interno del territorio appartenente alla Germania dell’Est, trasformandola così in una sorta di “isola”.

Successivamente alla costruzione del muro, il notevole flusso migratorio di lavoratori specializzati e professionisti verso la Germania occidentale si ridusse drasticamente passando a sole poche migliaia di unità; la cattiva pubblicità di questa azione così dura riecheggiò in tutta Europa diventando così simbolo della tirannia comunista.

La costruzione del muro

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Nella notte del 12 Agosto 1961 quindi, gli 81 punti di passaggio soggetti a controllo tra le due Germanie si ridussero di colpo a soli 12 con l’installazione provvisoria di 156 km. di filo spinato che separavano le due Berlino, ed il conseguente blocco di tutti i mezzi di trasporto. Nei giorni successivi iniziarono ad essere usati mattoni e cemento e si iniziò inoltre ad evacuare tutte le proprietà presenti lungo il confine.

Man mano che passavano gli anni erano però sempre più frequenti i tentativi di fuga che riuscivano, e così si decise di iniziare una lenta e continua opera di manutenzione ed aggiornamento del muro, che fu quindi ampliato, fortificato, e reso praticamente inviolabile.

Due paesi separati

La Germania Est sosteneva che il muro serviva esclusivamente come “difesa antifascista” volto quindi ad evitare incursioni dall’Ovest, ma ben presto ci si diede conto che in realtà il vero scopo era quello di bloccare il crescente esodo dei berlinesi verso Ovest, terra considerata più ricca di opportunità lavorative.
Nel Giugno del 1962 venne addirittura costruito un secondo muro all’interno stesso della precedente linea di frontiera, creando quindi una sorta di fossato con la barriera eretta in origine e che venne denominato “striscia della morte”; nel 1965 infine si diede inizio alla terza ed ultima generazione del muro, composto ora da lastre di cemento prefabbricate ed elementi in acciaio che ne aumentavano la resistenza.
All’unico punto di attraversamento per stranieri e turisti (il checkpoint Charlie in Friedrichstrasse) furono in seguito aggiunti altri due posti di blocco a Helmstedt e Dreilinden, rendendo così quasi impossibile la fuga.

La caduta del muro di Berlino

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Il nuovo governo Krenz ,che si installò successivamente alle dimissioni del precedente ministro Erich Honecker, decise a poco alla volta di concedere ai cittadini permessi per poter viaggiare verso Ovest, ed il 9 Novembre 1989, nel corso di una conferenza stampa dei socialcomunisti, si decise che tale permesso doveva essere esteso progressivamente a tutti i cittadini che ne facessero regolare richiesta scritta.

Migliaia e migliaia di berlinesi dell’est si accalcavano quindi ai vari checkpoint e, vista la massiccia affluenza ed i relativi problemi di ordine pubblico che essa creava, e non essendo più possibile tenere la situazione sotto controllo, si decise di aprire i posti di blocco e lasciar passare tutti quelli che lo volevano.

Attualmente è una zona molto turistica

Berlino ha recentemente celebrato i 28 anni dall’abbattimento dello storico muro (9 Novembre 1989) ed ogni anno in questa data decine di migliaia di tedeschi si riversano proprio su quella stessa linea di confine per ricordarne, festeggiando, la storica distruzione.

La “Lichtgrenze”, ovvero il percorso che ricorda interamente i 15 chilometri del muro, ospita oggi più di un centinaio di siti interattivi che raccontano episodi storici caratteristici di questa separazione delle due Germanie; nel Museo Casa presso il check point di Friedrichstrasse è inoltre possibile ammirare l’esposizione, tra le molte cose, anche di reliquie ed oggetti usati dai fuggiaschi e da chi li aiutava nel loro intento di fuga.

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